Il wasanbon è uno zucchero di canna tradizionale giapponese, prodotto nelle prefetture di Tokushima e Kagawa. E’ usato principalmente per la produzione di wagashi.
Di colore oro pallido, ha un sapore unico con note di miele e burro.
Unicità del wasanbon e differenza con zucchero classico
In Giappone per la produzione di dolci, o ricette che necessitano dolcezza, si utilizzano le varietà di zucchero più standard. Da quello bianco granulato, il più diffuso in Italia, a quello superfino, al kokutō (黒糖), lo zucchero scuro di canna con aggiunta di melassa molto intenso di sapore.
Esiste però anche uno zucchero giapponese, tradizionale ed utilizzato raramente, prodotto da una particolare canna da zucchero più fina del solito (chikutō 竹糖) che cresce nell’isola dello Shikoku.
Il suo colore è leggermente scuro per la presenza di melassa, ma non al livello del classico zucchero bruno di canna, mentre i suoi granuli sono finissimi quasi a ricordare lo zucchero a velo.
A contatto con la lingua si scioglie in un attimo, abbracciando lievemente il palato con la sua dolcezza raffinata ed i suoi profumi unici.
Il processo di produzione del wasanbon
Per realizzare questo zucchero si impiegano circa 3 settimane e bisogna passare attraverso 8 step.
Le canne da zucchero vengono raccolte in inverno, essenzialmente tra dicembre e febbraio, per permettere alla quantità zuccherina presente di massimizzarsi (la pianta utilizzata, come abbiam detto prima, è diversa).
Pressandole ne si ricaverà il succo, poi raccolto in cisterne.
Successivamente questo succo viene riscaldato fino a bollore e poi bollito per 30 minuti. La schiuma verde che si formerà, amara, viene eliminata.
A questo punto l’estratto avrà un colore giallognolo. Lasciandolo riposare i sedimenti cadranno naturalmente verso il fondo.
Il succo chiarificato viene separato, bollito e ridotto, e poi raffreddato, con conseguente intensificazione del colore. Dopo un’attesa di una settimana la maggior parte della sostanza zuccherina si sarà solidificata in masse.
Gli agglomerati vengono avvolti in dei panni e pressati per un giorno in un macchinario per eliminarne il liquido in eccesso.
Per terminare le masse cristallizzate vengono lavate e massaggiate per 4 o 5 volte con l’acqua (raffinazione), fatte asciugare velocemente e poi frantumate e setacciate.
Vista la dedizione ed il tempo dedicatoci, maggiore rispetto agli altri tipi di zucchero, il prezzo del wasanbon è più alto, e di conseguenza anche i vari wagashi e dolci realizzati con esso.