La magnificenza dei santuari metropolitani sta nel creare un’atmosfera naturale staccata dal caos cittadino. Il Santuario Nezu è uno dei più sorprendenti in questo aspetto: anche se siamo nel bel mezzo di Tokyo, ci basta solcare uno dei suoi portali di ingresso per venir trasportati immediatamente in un altro mondo.
Origini storiche
La leggenda dice che il Santuario Nezu sia stato in origine fondato circa 1900 anni fa, da Yamato Takeru, un figlio dell’Imperatore Keiko, a Sendagi (attualmente un quartiere subito a nord della zona attuale, Nezu).
Oggi fa parte della lista, stilata nel 1975, dei 10 santuari di Tokyo.
Nel 1705 venne trasferito e ricostruito nel punto attuale da Tokugawa Tsunayoshi, il quinto shogun Tokugawa, in onore di Tokugawa Ienobu, suo successore.
Il santuario non fu solo importante per la famiglia Tokugawa e lo shogunato di Edo. All’inizio dell’epoca Meiji, infatti, la famiglia imperiale, durante il trasferimento da Kyoto a Tokyo, pregò il favore delle divinità custodite qui.
Cosa vedere al Santuario Nezu
Praticamente tutte le strutture del santuario sono state nominate Proprietà Culturale Importante del Giappone, per il loro valore storico.
Il portale a torre, Romon

Entrando dall’ingresso primario, a sud, si percorre il viale principale, dove appena superato un ponticello ci si ritrova davanti al grande romon.
I portali con questo tipo di struttura solitamente si trovano nei templi buddisti.
Raramente può capitare di trovarli in qualche santuario shintoista, come questo od ad esempio anche il Kanda Myojin.
Romon è traducibile come torre-portale, ed è caratterizzato da un secondo livello, non raggiungibile, con una “balaustra”, ed ancora sopra un tetto finale.
Le statue a destra e sinistra sono gli Zuishin, due divinità con arco e frecce che simbolicamente proteggono la zona centrale del santuario.
Il karamon, l’ingresso alla zona principale

Qualche passo più avanti, avvicinandosi al centro del santuario, bisogna passare sotto al karamon. E’ una porta che permette l’ingresso all’interno della zona principale, circondata da un muro, chiamato sukibei, caratterizzato da una griglia particolare.
Con lo stesso stile è stato costruito il karamon del Toshogu, l’importantissimo santuario shintoista a Nikko dedicato alla memoria di Tokugawa Ieyasu (uno degli shogun più influenti della storia del Giappone e colui che ha dato inizio all’epoca Edo).

La struttura principale (Honden)

L’edificio principale e centrale, che nei santuari giapponesi si chiama honden, risale al 1706. In questo caso lo stile è Ishi-no-ma-zukuri, dal momento che connette le tre principali strutture di un santuario, ossia l’haiden, l’heiden, e l’honden, in una unica.
La divinità principale custodita e venerata è Susanoo, che nella tradizione mitologia giapponese è il fratello della dea Amaterasu. Dio dal valore ambivalente, un guerriero eroico, collegato al mare ed alle tempeste.
La zona panoramica

Adesso, se mantenendo di fronte a voi l’honden proseguite a sinistra, vi troverete di fronte alla fantastica “terrazza panoramica” (chiamiamola così). Qui si può ammirare tutta la zona appena visitata dall’alto, compreso un laghetto con le carpe.
Per raggiungerla andate a destra, avvicinandovi all’ingresso nord-ovest del santuario ed iniziando un percorso secondario (ma non per bellezza).
Il percorso dei Torii



Per raggiungere la terrazza panoramica vi imbatterete nella zona più visitata e appariscente del santuario: il percorso sovrastato da decine e decine di piccoli torii color vermiglio, in fila.
Sicuramente estremamente suggestivi, ricordano molto quelli del Santuario Fushimi Inari, in zona Kyoto.
E’ lo spot numero 1 per le classiche foto da social. La fate anche voi?
L’altare dedicato ad Inari

Quando arriverete alla terrazza, troverete un piccolo altare/santuario dedicato ad Inari (Otome Inari Jinja).
Il tumulo della placenta di Tokugawa Ienobu

Vi capiterà, mentre percorrete il viale dei torii, di vedere sulla destra un cumulo di pietre, una sopra l’altra. Questa è una zona di grande valore simbolico culturale: è dove è sepolta la placenta di Tokugawa Ienobu (il sesto shogun della dinastia Tokugawa a cui è stato dedicato questo santuario).
Il giardino e l’evento principale: le Azalee in fiore

Per ultimo ma non per importanza c’è il giardino.
Se capitate a Tokyo ad Aprile non perdete l’occasione di visitare questo Santuario, dal momento che sarete proprio nel periodo dell’evento principale: le azalee in fiore.
Un’area di circa 7000 m2 ricoperta da più di 3000 azalee di 100 generi diversi, che fioriscono in primavera regalando al giardino un mix di colori stupefacente. Il periodo di maggiore varietà e bellezza è, solitamente, alla metà del mese.

Festival delle Azalee
Come raggiungere il Santuario Nezu
Il Santuario Nezu si trova a nord-ovest del parco di Ueno, sopra la Todai, l’importantissima Università Imperiale di Tokyo.
Ci si arriva dalla fermata Nezu tramite la Linea Metro Chiyoda, o dalla fermata Todaimae tramite la linea metro Namboku, in entrambi i casi camminando per 5 minuti dalla stazione.