Il santuario Meiji, o Meiji Jingu, è uno dei più importanti di tutto il Giappone ed una meta imperdibile per chi visita la capitale.
Situato in una zona molto popolare tra i giapponesi ed ad alto afflusso turistico, con la sua immensità, fascino e bellezza esercita un forte impatto su chiunque colga l’occasione di visitarlo.

Indice

    L’importanza simbolica del Santuario come collegamento tra il Giappone ed il resto del mondo.

    Il Santuario Meiji venne costruito nel 1920, per custodire gli spiriti dell’Imperatore Meiji e della sua consorte l’lmperatrice Shoken, morti rispettivamente nel 1912 e 1914.
    L’imperatore Meiji è stato colui che ha segnato il passaggio del Giappone dall’era Edo, che sotto lo shogunato Tokugawa manteneva il paese chiusissimo ai rapporti con l’esterno, all’appunto era Meiji, in cui dopo secoli il paese aprì ufficialmente i porti dando inizio ad un nuovo capitolo della storia giapponese.

    Un gigantesco bosco creato dall’uomo praticamente da zero

    Iniziando a percorrere uno dei viali che accompagnano i visitatori fino alla zona principale, si viene subito avvolti da una magnifica atmosfera naturale. La sensazione di distaccamento dal caos metropolitano è tutto merito dell’immenso letto di alberi che circonda il santuario.

    Questo bosco ricopre circa 70 ettari di terreno, ed è stato appositamente creato piantando circa 100.000 alberi presi da tutto il Giappone mentre allo stesso tempo ci si dedicava anche alla costruzione delle varie strutture (più di 100 anni fa).

    Percorrendo il viale sud è possibile imbattersi in una foto dell’inizio dei lavori di piantagione, a cui hanno partecipato con sudore circa 110.000 giapponesi.
    Ai tempi il progetto prevedeva che ci sarebbero voluti 100 anni per far raggiungere al bosco la crescita e grandezza desiderata.

    Durante i bombardamenti aerei nella seconda guerra mondiale (1945) molte strutture del santuario si incendiarono, ma fortunatamente, forse anche grazie alla tipologia di alberi di latifoglio, meno soggetti al divampare delle fiamme, i danni al bosco furono limitati tanto che la zona venne utilizzata come luogo di evacuazione.

    Oggi il numero di alberi presenti si è ridotto quasi ad un terzo (36.000) rispetto ai 120.000 iniziali, ma nel contempo sono cresciuti tantissimo.

    Le botti di vino della Borgogna

    botti di vino borgogna meiji jigu santuario

    Continuando a percorrere il viale sud si giunge in una zona in cui sono esposte delle botti: da un lato si notano quelle di sakè giapponese, donate in passato da svariati produttori al santuario, ma dall’altro subito ne saltano all’occhio circa 60 che di giapponese proprio non hanno nulla.
    Sono delle botti barrique che arrivano direttamente dalla Borgogna, Francia, che ai tempi della costruzione del santuario era senza ombra di dubbio la zona dei vini rossi più raffinati e di più alta qualità del mondo.

    Il messaggio dell’imperatore Meiji verso un nuovo inizio

    Proprio nella zona delle botti è presente un messaggio di grande significato formato da una frase dell’imperatore Meiji e da un messaggio da parte del santuario.

    Prendendo le cose buone ed eliminando quelle negative, possiamo assolutamente essere un paese non inferiore al resto del mondo.

    Imperatore Meiji

    Con questa frase l’imperatore intendeva dire che il Giappone da quel momento in poi doveva puntare ad assimilare le cose positive dall’estero ed eliminare le proprie cose negative.
    Potrebbe sembrare una frase scontata, ma in quel periodo di cambiamento ed apertura fu invece di grande importanza.

    Gli abete Yoyogi che hanno denominato tutta l’area

    Prima delle botti di vino sulla sinistra è possibile notare un altissimo abete con di fronte un’insegna: questo è l’abete Yoyogi, ed ha una grande importanza simbolica.
    Il significato di yoyogi è traducibile con “albero che va di generazione in generazione”, questo perché prima della seconda guerra mondiale nella zona erano presenti abeti altissimi di cui il più si dice arrivasse a misurare 50 metri.
    I racconti dicono che salendoci sopra si riusciva vedere il porto di Tokyo e le navi che approdavano. Questo è uno dei tanti motivi per cui il quartiere in cui ci troviamo viene chiamato proprio Yoyogi (ed anche il parco vicino).

    Oggi non ne sono rimasti, e l’attuale albero è stato piantato dopo la guerra, e di altezza non è nulla in confronto a quelli delle scorse generazioni.

    Il giardino tradizionale del Santuario Meiji

    Non è solo il bosco un elemento naturale importante della zona di questo santuario: c’è anche il giardino tradizionale giapponese, il Meiji Jingu Gyoen.

    La zona di questo giardino appartenne nell’epoca Edo al daimyo Kato Kiyomasa , poi passò al Clan Ii, per infine diventare durante l’epoca Meiji di proprietà della Corte Imperiale. Si dice che l’imperatore Meiji fece creare il giardino come lo vediamo oggi con l’obiettivo di avere una zona dove la consorte l’Imperatrice, ormai affaticata dal peso degli anni, potesse passeggiare e svagarsi tranquillamente.

    Questo fu il collegamento principale che portò a costruire proprio in questa zona il Santuario Meiji decenni dopo.

    Durante l’estate è possibile ammirarire gli Iris giapponesi, e nel laghetto a sud i fiori di loto in fioritura.

    La fonte d’acqua energetica

    Un luogo importante è anche la famosa acqua di fonte di Kiyomasa.
    Nel giardino è infatti possibile trovare una fonte che secondo la leggenda fu scavata da Kato Kiyomasa (primo possedente dell’area), e che oggi sia un luogo d’energia, purificando la mente e scacciando gli spiriti maligni.
    L’acqua sgorga a 60 litri al minuto, a temperatura di 15 gradi durante tutto l’anno.
    Inoltre irriga il laghetto a sud, per poi sfociare nel fiume Shibuya ed infine nell’oceano della Baia di Tokyo.

    Il portale torii di cipresso distrutto da un fulmine

    portale torii 2 meiji santuario

    La naturale maestosità del Santuario Meiji è data anche dai suoi portali torii.
    A metà del percorso che parte dall’ingresso sud fino alla piazza principale ci si imbatte nel portale torii numero 2, gigantesco e realizzato in cipresso giapponese (hinoki).
    Questo torii non è quello originario, il quale fu danneggiato pesantemente nel 1961 da un fulmine e sostituito da quello attuale. Non avendo la disponibilità di un cipresso hinoki adatto per la sua costruzione in Giappone, venne utilizzato un albero preso dal Taiwan di più di 1500 anni. Un’ennesima prova di quanto questo tempio colleghi il paese al resto del mondo.

    Il vecchio portale danneggiato venne restaurato, ridipinto di rosso e spostato nel Santuario Hikawa di Omiya.

    L’importante coppia di alberi della canfora

    Di fronte all’honden, l’edificio principale, su entrambi i lati si ergono dei meravigliosi canfori.
    Guardando più attentamente, quello sulla sinistra è in realtà formato da due tronchi: sono infatti una coppia di alberi che si uniscono come se fossero uno solo.

    Essendo il Santuario Meiji dedicato alla coppia dell’imperatore Meiji con sua moglie l’imperatrice Shoken, questi due alberi sono a loro collegati; hanno di conseguenza un importante significato simbolico e sacro, proteggendo ed essendo di buon auspicio per l’armonia di coppia, il matrimonio e la stabilità familiare.

    Anche loro, come il resto, hanno circa 100 anni ed ad oggi sono alti 17 metri.

    Dopo aver reso omaggio di fronte all’edificio principale, molti giapponesi vengono a raccogliersi anche di fronte alla coppia di alberi.

    Il più visitato del Giappone per i festeggiamenti del nuovo anno

    Tra le sue varie unicità, il Santuario è anche famoso per essere quello che attira, durante i festeggiamenti per il nuovo anno, il più alto numero di persone della nazione.

    I matrimoni al Santuario Meiji

    Se siete fortunati potreste imbattervi nella processione di un matrimonio tradizionale giapponese direttamente nella piazza principale.
    Questa cerimonia viene chiamata Shinzen-shiki (cerimonia davanti alle divinità/kami) ed è stupenda perchè riesce ad amalgamare una grande semplicità ad una grande solennità, nel classico stile vistoso ma discreto giapponese.

    Eventi, Orari e altre info del Santuario Meiji

    Se avete in programma di visitare il santuario, date prima un occhiata agli orari ed agli eventi (magari solo spostando la visita di un giorno potreste far coincidere la visita con un evento).
    Sono informazioni prese al momento di scrittura dell’articolo, che potrebbero cambiare , quindi controllate su più fonti.

    Orario di apertura e chiusura

    L’ingresso al santuario meiji ha degli orari che variano durante tutto l’anno, in relazione alle ore di luce.

    MeseAperturaChiusura
    Gennaio6:4016:20
    Febbraio6:2016:50
    Marzo5:4017:20
    Aprile5:1017:50
    Maggio5:0018:10
    Giugno5:0018:30
    Luglio5:0018:20
    Agosto5:0018:00
    Settembre5:2017:20
    Ottobre5:4016:40
    Novembre6:1016:10
    Dicembre6:4016:00
    Orari Santuario Meiji

    Eventi durante l’anno

    • 1 Gennaio – Per celebrare l’anno nuovo, un evento che ha luogo di mattina presto.
    • 11 Febbraio – Giornata dedicata al ricordo del Primo Imperatore Jinmu, alla creazione ed alla prosperità Giappone ed alla pace nel mondo.
    • 17 Febbraio – Giornata dedicata alla preghiera in cambio di favore per l’abbondanza del raccolto e la pesca.
    • 23 Febbraio – Giornata dedicata al compleanno dell’Imperatore Meiji.
    • 11 Aprile – Giornata dedicata alla commemorazione della morte dell’Imperatrice Shokken
    • 3 Maggio – Importante giornata dedicata al ricordo della fondazione dell’Associazione per la riverenza del Santuario Meiji, in cui raccolgono numerose persone e membri della stessa con spettacoli e parate.
    • 30 Giugno – Giornata dedicata al rito dell’Harae, ossia la purificazione del proprio spirito dalle presenza negative.
    • 30 Luglio – Giornata dedicata alla commemorazione del giorno della morte dell’Imperatore Meiji
    • 1 NovembreEvento per celebrare il giorno in cui in Santuario Meiji è stato consacrato. In questo festival si possono assistere a vari spettacoli e rappresentazioni.
    • 3 Novembre – Importante evento per il ricordo del compleanno dell’Imperatore Meiji, in cui il santuario riceve degli inviati direttamente dalla corte imperiale, con conseguente festival degli arcieri a cavallo.
    • 23 Novembre – Giornata dedicata alla benedizione del nuovo raccolto di riso.
    • 31 Dicembre – Collegandosi alla fine dell’anno ad ai festeggiamenti, giornata dedicata anche all’Harae, come accade il 30 giugno, in cui si viene purificati dal negativo.

    Come raggiungere il Santuario Meiji

    Per arrivare a questo santuario consigliamo vivamente di iniziare il percorso dall’ingresso sud, accanto alla stazione Harajuku della linea JR Yamanote.
    Un po’ più distante, ma sempre relativamente vicino, c’è la stazione Meiji-Jingu-Mae (letteralmente “davanti al Santuario Meiji”): è una fermata della linea metro Chiyoda e della linea metro Fukutoshin.


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