Nella prefettura di Saitama, ad Omiya, si erge l’importante Santuario Hikawa. Caratterizzato da uno stupendo viale d’ingresso ed una zona naturale veramente suggestiva, è la principale meta shintoista di tutta l’area.
Uno dei due più importanti antichi santuari della zona di Tokyo e Saitama
Quando il Giappone era ancora diviso a province, la zona che più o meno equivale all’attuale Tokyo, Saitama ed una parte di Kanagawa (Kawasaki e Yokohama) era chiamata Musashi.
Circa 1000 anni fa questo santuario fu nominato uno dei due Musashi Ichinomiya, ossia il più importante della zona di Musashi insieme al Santuario Ono.

Inoltre quando l’imperatore Meiji dopo la fine dell’era Edo si trasferì da Kyoto a Tokyo (trasferendo di fatto anche la capitale), passando per questo luogo lo nominò Santuario Imperiale di Primo Livello, rendendolo il più rappresentativo tra tutti i santuari Hikawa (ne sono presenti circa 280, tra cui, ad esempio, quello a Kawagoe).
La zona in cui è situato si chiama Omiya, letteralmente Grande Santuario, e prende questo nome proprio per presenza dello stesso.
Una storia di più di 2000 anni
Le origini del santuario si dice risalgano al 473 a.c., terzo anno dell’era del leggendario quinto Imperatore Kosho. Venne costruito dal clan che presiedeva la zona, migrato fino a qui dalla provincia di Izumo (attuale Shimane) e portando con sè il culto della divinità Susanoo.
Le divinità venerate al santuario

Le tre principali divinità custodite nel santuario Hikawa di Omiya sono tre, ed a loro è dedicata la struttura più importante.
Susanoo
Susanoo è il dio dei mari e delle tempeste, fratello della dea Amaterasu. Nella mitologia giapponese ha sempre manifestato una condotta ambivalente, caotica, altalenante tra il bene ed il male.
E’ presente, insieme alla dea Inada-hime ed al dio Oonamuchi, nelle cronache del Kojiki.
Il mito racconta il suo combattimento con il drago a otto teste Yamata-no-Orochi, sconfitto sotto i colpi della sua iconica spada Totsuka-no-Tsurugi.
Inada Hime
La dea Inada Hime è associata al riso ed all’agricultura. E’ una moglie di Susanoo, da cui è stata salvata dal drago Yamata-no-Orochi.
Oonamuchi
Onamuchi è una delle divinita centrale del Kojiki, associato alla costruzione della nazione e alla protezione.
Cosa vedere al Santuario Hikawa di Omiya
La zona naturale del laghetto

Le atmosfere naturali di questo santuario sono estremamente affascinanti. Bisogna assolutamente soffermarsi sulla bellezza degli alberi e del laghetto, contornata dai tradizionali ponti e dalle varie strutture.
Il grande portale torii ricevuto dal Santuario Meiji

Nel 1966 uno dei giganteschi portali torii del Santuario Meiji di Tokyo venne danneggiato da un fulmine. Sostituito nel 1975, il torii danneggiato venne restaurato e trasferito proprio nel Santuario Hikawa di Omiya.
Lo si può attraversare camminando nel lungo viale principale.
I coloratissimi sacchetti dei desideri

Solitamente i giapponesi esprimono i loro desideri scrivendoli sui classici ema, delle tavolette di legno consacrate, ed appendendoli in aree specifiche dei santuari.
In questo, però, c’è una particolarità. E’ possibile infatti imbattersi in alcuni ema particolari, denominati fukuro-ema, ossia “ema a sacchetto”. Coloratissimi e, nella loro semplicità, bellissimi da vedere. Anche questi contengono un messaggio di buon auspicio scritto da colui che lo ha acquistato ed appeso.
Il santuario di Inari

Come nella maggior parte dei santuari, anche in questo è presente una zona dedicata ad Inari particolarmente suggestiva. La noterete dai numerosi piccoli portali rossi allineati uno dopo l’altro.
Come raggiungere il Santuario Hikawa di Omiya
Bisogna partire dalla stazione di Omiya, Saitama, raggiungibile tramite la Saikyo Line da Shinjuku in 30 minuti.
Arrivati alla stazione, si può scegliere se raggiungere il santuario a piedi andando verso nord-est, circa venti minuti, od utilizzare la Tobu Urban Park Line per una fermata.