Negli scorsi giorni si è diffusa una notizia, poco chiara, che faceva sperare in un imminente riapertura del Giappone ai turisti.
Kishida, il primo ministro, ieri 8 aprile 2022 ha messo le cose in chiaro dichiarando che non solo non si riaprirà, ma che non si ha nemmeno idea di quando lo si potrebbe fare.

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Il Primo Ministro Kishida in una conferenza

E’ dall’inizio del COVID che il Giappone ha serrato i propri confini, impedendo l’accesso al paese per scopi turistici a tutto il mondo.
Nelle ultime settimane, visto il miglioramento della situazione COVID rispetto a Febbraio e l’apertura a chi viaggia per motivi di business o di studio, è cresciuta molto la speranza di una decisione di riapertura anche al turismo.

A questo riguardo qualche giorno fa ha girato la notizia, effettivamente ed ironicamente poco chiara, dove si affermava che il Giappone aveva rimosso ben 106 paesi (compreso l’Italia) dalla lista delle nazioni dalle quali si rifiutava l’ingresso per il Corona Virus, ma che il rilascio dei visti rimaneva ancora bloccato, impedendo comunque l’accesso al paese ai i turisti ed in pratica non cambiando le cose.

Le varie incomprensioni hanno portato il ministro Kishida a mettere in chiaro la situazione.
Il Giappone non riaprirà, per ora, i confini al turismo e non si hanno ancora programmi al riguardo.

Cosa è cambiato allora? Prima della rimozione di questi 106 paesi dalla lista delle nazioni pericolose per il COVID, ogni qualvolta veniva accettato un visto di studio o per business, bisognava completare un secondo passaggio con il rischio che il visto fosse comunque rifiutato per contenere la diffusione del virus. Essenzialmente oggi un italiano, ad esempio, che fa richiesta di visto per lavoro o per l’ingresso in una scuola di giapponese ha una maggior possibilità di venire accettato, dal momento che l’Italia non fa più parte dei paesi a rischio.

Fonte: Mainichi e The Japan Times

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