Gli stranieri hanno abitudini culinarie e gusti chiaramente diversi dai nativi. Ecco una lista stilata in una popolare trasmissione televisiva giapponese (sekai ichi uketai jugyo) nel Gennaio 2015.
50. Wagashi

Dolcetti tradizionali giapponesi. Ne esistono di svariati tipi, ognuno appartenente ad una tradizione o contesto differente. Ad esempio in foto il daifuku, con mochi e fagioli azuki.
Ne esistono anche di molto particolari. Quello che li rende poco popolari tra i non giapponesi è il mochi, gommoso e spesso non amato, e i tipi di ripieni come l’anko, particolare per chi non ci è abituato.
49. Monjayaki

Il Monjayaki è di base una pastella mischiata a vari ingredienti e cotta alla piastra. A differenza del più famoso Okonomiyaki ha una consistenza più morbida.
L’aspetto è probabilmente è quello che non lo rende molto appetitoso. E’ anche poco diffuso.
48. Natto

Fagioli di soia fermentati. Odore forte, consistenza filamentosa, aspetto poco invitante; nonostante questo sono amatissimi dai giapponesi e si dice contengano grandi proprietà benefiche per la salute. Bisogna solo superare il primo approccio, poi non se ne potrà più fare a meno.
47. Somen
Una specie di pasta finissima a base di farina, consumata d’estate. In foto è adagiata su di un piatto con del ghiaccio al fine di mantenerla fredda e umida. Accanto lo tsuyu, la salsa in cui si immerge il sōmen prima del boccone.
46. Menchikatsu
Una specie di polpettina di carne tritata schiacciata e fritta. Un lontano parente della cotoletta, come per gli altri tipi di katsu.
45. Chawanmushi
Più che un piatto è un accostamento. Una specie di budino salato, ricavato dall’uovo, con all’interno ingredienti vari. Di sapore leggero è sempre presentato con molta cura in coppette decorate.
44. Tofu
Di origine cinese, sebbene in occidente da tempo è considerato come alimento proteico in sostituzione della carne, il tofu in Giappone non è quasi mai ingrediente principale ma è invece consumato in accostamento ad altri alimenti o in aggiunta a zuppe come quella di miso.
E’ ricavato dalla cagliatura del succo dei fagioli di soia spremuti; una specie di formaggio di soia.
43. Poteto sarada (potato salad)
Potato Salad. Una semplice insalata di patate? Proprio così.
Anche se la semplicità è sempre relativa visto che se ne possono trovare di molto gustose e particolari. La stranezza di questo piatto è che è veramente super diffuso, tanto che ci si viene da chiedere perchè mai siano tutti così fissati con questa poteto sarada.
42. Yasai
Yasai sta per verdure. Nella cucina giapponese sono molto valorizzate e apprezzate.
E come accade in Italia, anche in Giappone il ciclo delle stagioni è molto definito, di norma quindi si consumano verdure diverse a seconda del periodo dell’anno.
41. Korokke (croquet)
Crocchette. Di ogni genere. Ad esempio anche a base di granchio. La loro particolarità nella cucina nipponica è il contrasto delizioso tra la croccantezza esterna e la morbidezza interna.
40. Chocoreto Kashi (chocolate snacks)
Chocolate snacks. Tra gli scaffali troviamo innumerevoli tipi di cioccolatini e snacks al cioccolato. Sono amati molto dagli stranieri; in foto ad esempio il Burakku Sandā popolarissimo in Taiwan.
39. Yaki-imo
Una patata arrosto non sarebbe nulla di speciale se non fosse per la satsuma imo (patata dolce) giapponese, caratterizzata da un alto contenuto di zuccheri. Una vera bontà.
38. Niku jaga
Carne, patate, cipolla, verdure eccetera. Uno spezzatino? No, dal momento che l’ingrediente principale sono le patate, mentre la carne assume solitamente un ruolo secondario, per dare sapore.
37. Chikin Nanban (chicken nanban)
Chicken. Pollo a fette. Ma la bontà del piatto è data dalla salsa tartara.
E’ uno dei piatti più facili da apprezzare per un occidentale, vista l’assenza di ingredienti prettamente giapponesi come soia, miso, zenzero…
36. Tamagoyaki

Per fare un tamago yaki perfetto è necessaria molta abilità ed anche una padella apposita, squadrata e dai bordi alti. Prima si raddensa l’uovo in padella per un primo strato, lo si arrotola, poi si passa al secondo strato e così via. La morbidezza finale e la perfeziona geometriche della forma lo rende più di una semplice frittata, ma come una vera e propria opera d’arte.
35. Edamame
Uno stuzzichino molto popolare ormai nei ristoranti giapponesi di tutto il mondo. Ma cosa sono? Semplicemente fagioli di soia non ancora maturi, bolliti e conditi con sale.
34. Buta no Shogayaki
E’ il secondo piatto a base di maiale più diffuso . Viene cucinato in padella; la particolarità sta nell’uso dello zenzero durante la cottura (in genere del succo ottenuto dalla sua spremitura aggiunto alla soia).